La modestia non può essere una virtù, perché assomiglia più ad una sofferenza che ad una qualità.— Aristotele
La modestia non può essere una virtù, perché assomiglia più ad una sofferenza che ad una qualità.
Tutti gl'uomini straordinari sono palesemente malinconici, collocando l'uomo malinconico a una zona prossima all'alterazione.
Vivere bene è meglio che vivere.
Nulla di ciò che è per natura può assumere abitudini ad essa contrarie: per esempio, la pietra che per natura si porta verso il basso non può abituarsi a portarsi verso l'alto, neppure se si volesse abituarla gettandola in alto infinite volte.
Come comportarsi con gli amici? Come vorremmo che loro si comportassero con noi.
Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo.
Non sono fra coloro che considerano la modestia una virtù. Per un uomo dotato di logica, tutte le cose andrebbero viste esattamente come sono, e sottovalutare se stessi significa allontanarsi dalla verità almeno quanto sopravvalutare le proprie doti.
La modestia è, per definizione, l'unico sentimento che cessa di esistere nel momento in cui si comincia a evocarlo.
Chi parla senza modestia troverà difficile rendere buone le proprie parole.
La nuora di Pitagora disse che una donna che va a letto con un uomo dovrebbe riporre la propria modestia assieme alla gonna, ed indossarla di nuovo con la sottoveste.
La modestia è l'ornamento del bolscevico.
Tutti i grandi sono modesti.
Non c'è modestia senza vanità.
Ostentare la modestia è una cosa da superbi.
Ma ho anche un'altra qualità: sono privo di modestia.