Non siate modesti, non siete abbastanza grandi per esserlo.
Questa continua dicotomia interiore, questa duplice polarità, questa alternante sensazione di dovere incompiuto, oggi nei confronti della famiglia, domani nei confronti del lavoro, questo è il fardello della madre lavoratrice.
Avere settant'anni non è peccato.
Posso dire onestamente che non mi ha mai interessato la questione del successo come un'impresa. Se io sentivo che era la cosa giusta da fare, ero dalla sua parte indipendentemente dal possibile esito.
Io, quando so di poter cambiare le cose, divento attiva come un ciclone. E, quasi sempre, riesco a cambiarle. Ma, quando so di non poterci far nulla, mi rassegno.
La questione della liberazione della donna è una grossa sciocchezza. Sono invece gli uomini ad essere discriminati. Non possono partorire i bambini. E nessuno cerca di fare qualcosa in proposito.
Non c'è modestia senza vanità.
La modestia è sempre falsa, altrimenti non è tale.
La semplicità è compagna della verità come la modestia è del sapere.
Modestia. La modestia è la vile riuscita di chi si annulla ma solo un pochino e proprio così si mette in risalto.
La modestia, che sembra rifiutare le lodi, in realtà desidera soltanto riceverne di più raffinate.
La modestia è l'esca più efficace per procacciarsi una lode.
La modestia non può essere detta una virtù, perché assomiglia più a una sofferenza che a una qualità.
Ci si finge modesti per farsi ancor più adulare.
La modestia è la forma più insulsa dell'orgoglio.