Non c'è modestia senza vanità.— Roberto Gervaso
Non c'è modestia senza vanità.
In amore chi più ama meno può.
Il denaro è il bene superfluo più utile.
L'amore platonico ha questo di bello: non si ha, poi, la scocciatura di rivestirsi.
La superstizione è, in fondo, la più tangibile delle fedi.
Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarli.
Grazia, spirito, coraggio, modestia, nobiltà di sangue, buon senso, tutte bellissime cose; ma che giovano questi doni della Provvidenza, se non si trova un compare o una comare, oppure, come si dice oggi, un buon diavolo che ci porti?
La nuora di Pitagora disse che una donna che va a letto con un uomo dovrebbe riporre la propria modestia assieme alla gonna, ed indossarla di nuovo con la sottoveste.
Una cosa più spiacevole dell'arrivismo è l'esibizione della modestia.
La modestia sta al merito come le ombre stanno alle figure in un quadro: gli dà forza e risalto.
Falsa modestia... Ma se la modestia è sempre falsa!
Chi parla senza modestia troverà difficile rendere buone le proprie parole.
La modestia è la vile riuscita di chi si annulla ma solo un pochino e proprio così si mette in risalto.
Tutto va a rotoli, siamo in mano a un branco di idioti i quali non hanno nemmeno il freno della modestia.
Come una puttana che arrossisce talvolta passerà per donna virtuosa, così comportandosi modestamente un pazzo passerà per uomo savio.
La modestia è una forma raffinata di vanità. È una menzogna.