Non c'è destino, ma soltanto dei limiti. La sorte peggiore è subirli. Bisogna invece rinunciare.— Cesare Pavese
Non c'è destino, ma soltanto dei limiti. La sorte peggiore è subirli. Bisogna invece rinunciare.
C'è gente per cui la politica non è universalità ma soltanto legittima difesa.
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
È concepibile che si ammazzi una persona per contare nella sua vita?
Non conta l'esperienza per un artista, conta l'esperienza interiore.
Per vivere bisogna aver forza e capire, scegliere.
Ci sono cose che spesso non possiamo fare e di solito sono le più importanti.
La mente mette i limiti, il cuore li spezza.
Cavilla sui tuoi limiti e senza dubbio ti apparterranno.
Chi non conosce il suo limite tema il destino.
I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".
Quando ricevi il primo pugno in faccia e ti rendi conto di non essere di vetro, non ti senti vivo finché non ti spingi oltre il tuo limite.
Chi scalza il muro, quello gli cade addosso.
L'unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.