Cavilla sui tuoi limiti e senza dubbio ti apparterranno.
Se ti eserciterai ad essere immaginario per qualche tempo, capirai che i personaggi immaginari sono talora più reali delle persone con un corpo e i battiti cardiaci.
Più desidero che qualcosa sia fatto, meno lo chiamo lavoro.
Che differenza c'è tra dedizione e ostinazione? Be' - rispose - direi che chi è dedito è in sintonia con la vita, mentre chi è ostinato no!
Se la nostra amicizia dipendesse da cose come lo spazio e il tempo, allora, una volta superati spazio e tempo noi avremo anche distrutto questo nostro sodalizio! Non ti pare? Ma se superi il tempo e lo spazio, non vi sarà che l'Adesso e il Qui, il Qui e l'Adesso.
Quando ricevi il primo pugno in faccia e ti rendi conto di non essere di vetro, non ti senti vivo finché non ti spingi oltre il tuo limite.
Non c'è destino, ma soltanto dei limiti. La sorte peggiore è subirli. Bisogna invece rinunciare.
Abbiamo bisogno di vedere che i nostri limiti vengano trasgrediti e che ci sia vita che pascoli liberamente dovunque noi vaghiamo.
Chi scalza il muro, quello gli cade addosso.
L'unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
La mente mette i limiti, il cuore li spezza.
C'è un limite oltre cui nessuno riesce a restare sospeso nel vuoto senza farsi prendere dal panico.
I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
Bisogna che ognuno conosca i propri limiti.