Insegna più una sola creatura che cento.
Nulla è volgare di per sé, ma siamo noi che facciamo la volgarità secondo che parliamo o pensiamo.
Perché è sconsigliabile di perdere la testa? Perché allora si è sinceri.
Questo paese, dove sono nato, ho creduto per molto tempo che fosse tutto il mondo. Adesso che il mondo l'ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi, non so se da ragazzo mi sbagliavo poi di molto.
Gli uomini sono tutti d'accordo per frequentare le prostitute, e lì si sfogano e non dànno più noia alle altre. Dunque le rispettino.
È bello scrivere perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla.
Insegnando s'impara.
Quando insegnano, gli uomini imparano.
Si insegna alle persone come ricordare, non s'insegna mai loro come svilupparsi.
Tu insegni meglio ciò che più hai bisogno di imparare.
L'insegnare non è quasi altro che assuefazione.
C'è un duplice vantaggio nell'insegnare, perché, mentre si insegna, si impara.
Noi, nel nostro sistema educativo, abbiamo gravato la memoria d'un peso di fatti sconnessi, e con fatica tentato di impartire il nostro sapere laboriosamente acquisito. Insegniamo alla gente a ricordare, non le insegniamo mai a crescere.
L'arte di insegnare consiste tutta e soltanto nell'arte di destare la naturale curiosità delle giovani menti, con l'intento di soddisfarla in seguito. Per digerire il sapere, bisogna averlo divorato con appetito.
In definitiva, ha qualcosa da insegnare solo chi non vuole insegnare.
L'idea che si possa insegnare senza difficoltà deriva da una rappresentazione idealizzata dello studente. Il buon senso pedagogico dovrebbe rappresentarci il somaro come lo studente più normale che ci sia.