Le rivoluzioni non sono sciocchezze, ma dalle sciocchezze hanno origine.— Aristotele
Le rivoluzioni non sono sciocchezze, ma dalle sciocchezze hanno origine.
Non ama veramente chi non ama costantemente.
Uno stato è governato meglio da un uomo ottimo che da un'ottima legge.
Una rondine non fa primavera.
La felicità è di coloro che sono sufficienti a se stessi.
Un tutto è ciò che ha principio e mezzo e fine.
In una rivoluzione, se è vera, si vince o si muore.
Quando il cittadino si rifiuta di obbedire, e l'ufficiale dà le dimissioni dal suo incarico, allora la rivoluzione è compiuta.
Tutti gli uomini riconoscono il diritto alla rivoluzione, quindi il diritto di rifiutare l'obbedienza, e d'opporre resistenza al governo, quando la sua tirannia o la sua inefficienza siano grandi ed intollerabili.
Le rivoluzioni costano carissime, richiedono immensi sacrifici e perlopiù finiscono in spaventose delusioni.
La rivoluzione la intendo come una forza propulsiva, come il convergere di alcune situazioni storiche che determinano l'esplosione di tutte le valvole di sicurezza. La rivoluzione è un avvenimento che cambia il mondo.
Gli inferiori si ribellano per poter essere uguali e gli uguali per poter essere superiori. È questo lo stato d'animo da cui nascono le rivoluzioni.
Nessun vero rivoluzionario muore invano.
Sarà rivoluzionario colui che potrà rivoluzionare se stesso.
Le grandi rivoluzioni d'ordine spirituale, che mutarono l'aspetto del mondo, si possono solo pensare e realizzare quali lotte titaniche di singole figure, non mai quali imprese di coalizione.
Ogni rivoluzione evapora, lasciando dietro solo la melma di una nuova burocrazia.