Rivoluzionario è chi non accetta il dato naturale e storico e vuole cambiarlo.
Esiste una leggerezza della pensosità, così come tutti sappiamo che esiste una leggerezza della frivolezza; anzi, la leggerezza pensosa può far apparire la frivolezza come pesante e opaca.
Che vale aver rischiato la vita, quando ancora della vita non conosci il sapore?
La vita è un insieme di avvenimenti, di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l'insieme.
La vita d'una persona consiste in un insieme d'avvenimenti di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l'insieme.
La menzogna non è nel discorso, è nelle cose.
Non si può fare una rivoluzione portando i guanti di seta.
Per fare una frittata bisogna rompere delle uova.
Chi provoca o fa una rivoluzione, appena ha ottenuto il suo scopo, diventa un conservatore.
Ogni movimento rivoluzionario è romantico, per definizione.
La rivoluzione ha come obiettivo delle nuove istituzioni. La rivolta ci porta a non lasciarci più amministrare ma ad amministrare da soli. La rivolta non attende le meraviglie delle istituzioni future. Essa è una lotta contro ciò che esiste. Una volta riuscita, ciò che esiste crolla da solo.
Il rivoluzionario che ha successo è uno statista, quello che non ha successo un criminale.
Le rivoluzioni sono paragonabili ai letami più ributtanti che promuovono la crescita dei più bei vegetabili.
In una rivoluzione, se è vera, si vince o si muore.
La parola rivoluzione è una parola per la quale si uccide, per la quale si muore, per la quale si mandano a morte le masse, ma che non ha alcun contenuto.