Quando hai diciassette anni non fai veramente sul serio.— Arthur Rimbaud
Quando hai diciassette anni non fai veramente sul serio.
Solo l'Amore divino conferisce le chiavi della conoscenza.
La donna sarà anch'essa poeta quando cesserà la sua schiavitù senza fine, quando avrà riconquistato per sé la propria esistenza (nel momento in cui l'uomo, che è stato fino ad allora ignobile nei suoi riguardi, la lascerà libera).
Adesso posso dire che l'arte è una sciocchezza.
Ho teso corde da campanile a campanile; ghirlande da finestra a finestra; catene d'oro da stella a stella, e danzo.
Scrivevo silenzi, notti, notavo l'inesprimibile, fissavo vertigini.
Niente che avvenga davvero ha la minima importanza. Il tedio è la maggiore età della serietà.
Metti tutto te stesso in tutto ciò che fai. Troverai che è divertente fare le cose seriamente.
Un uomo in grado di pensare non è sconfitto anche quando lo è sul serio.
Bisogna prendere tutto sul serio, ma niente sul tragico.
Nessuna occupazione è seria, neppure quando l'ammenda per il fallimento è rappresentata da una pallottola in petto.
Il gioco è la contemplazione, sottratta alla serietà della passività come intuizione e bisogno e dell'attività come intelletto e ragione.
La politica è una cosa seria. Spesso, quando vedo i miei colleghi sul palco accanto ai politici, penso che non lo facciano per passione civile, ma per farsi pubblicità.
In una cinematografia seria come quella americana, noi Vanzina saremmo venerati come Spielberg. Qui dobbiamo vergognarci.
Per i vecchi, la mancanza di serietà della nuova arte è un difetto che è sufficiente ad annullarla; mentre per i giovani, questa mancanza di serietà, è il sommo valore dell'arte, e, di conseguenza, cercano di commetterla in modo più deciso e premeditato.
Seri bisogna esserlo, non dirlo, e magari neanche sembrarlo! Seri si è o non si è: quando la serietà viene enunciata diventa ricatto e terrorismo!