Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato.
Davanti a un'opera d'arte bisogna comportarsi come di fronte a un principe, e mai prendere la parola per primi. Altrimenti, si rischia di sentire soltanto la propria voce.
La cortesia è notoriamente una moneta falsa come lo sono i gettoni: il volerla lesinare dimostra quindi mancanza di intelligenza, così come l'esserne prodighi una prova di acume.
Il mondo è appunto l'inferno e gli uomini sono, da una parte, le anime tormentate e, dall'altra, i diavoli.
L'arte di non leggere è assai importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che in ogni momento occupa immediatamente la maggior parte del pubblico.
Gli amici si dicono sinceri, ma in realtà sinceri sono i nemici.
Chi non ama i cani non ama la fedeltà.
I cani hanno una sorta di invadente disponibilità dell'anima che allevia le persone che cominciano a risecchirsi.
La grande gioia di avere un cane è quella di poterti rendere ridicolo davanti a lui: non soltanto non ti rimprovererà, ma anche lui farà lo stesso.
All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere.
I cani abbaiano a quelli che non conoscono.
Il cane, più prende bastonate più ti è fedele: una figura politicamente assurda per i tempi che viviamo.
L'abbandono è la peggiore crudeltà che si possa fare ad un cane, perché tra cane e padrone c'è un tacito, atavico accordo di mutua fedeltà.
Innanzitutto quando si è un randagio, non si fanno tante storie!
Mostrami il tuo cane e ti dirò chi sei.
Quel che Dio è per l'uomo, l'uomo lo è per il cane.
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