Le grandi elevazioni dell'anima non sono possibili se non nella solitudine e nel silenzio.— Arturo Graf
Le grandi elevazioni dell'anima non sono possibili se non nella solitudine e nel silenzio.
Il rigore è spesso necessario; la crudeltà è sempre superflua.
L'ideale deve, come l'albero, aver nella terra lo sue radici.
Le nature più nobili non han bisogno che altri le punisca: si puniscono da sé.
Uomo con troppi bisogni, uomo pronto ad ogni viltà.
Al diritto divino dei re s'è sostituito il diritto meglio che divino delle masse; all'infallibilità del papa l'infallibilità delle maggioranze. Il rivolgimento è grande; non forse altrettanto grande il guadagno.
Qual'è l'età dell'anima umana? Come essa ha la virtù del camaleonte di mutar colore a ogni nuovo incontro, d'esser gaia con chi è allegro e triste con chi è depresso, così anche la sua età è mutevole come il suo umore.
Il corpo e l'anima abbisognano di nuove sfide.
L'anima umana è un abisso scuro e vischioso, un pozzo che non si usa nel mondo superficiale. Nessuno amerebbe se stesso se si conoscesse, e così, se non ci fosse la vanità, che è il sangue della vita spirituale, moriremmo di anemia nell'anima.
Il frutto che più lento matura è l'anima dell'uomo.
Dove c'è anima, c'è sporcizia.
Fra tutti i veleni, l'anima è il più potente.
Bisogna che l'anima lanci il corpo in fiamme, come un brulotto, contro il nemico, l'eterno nemico che si dovrebbe inventare se non esistesse.
Un grande filosofo poneva l'anima, la nostra s'intende, nella ghiandola pineale. Se ne accordassi una alle donne, so ben io dove la collocherei.
Un po' di anima, per un po' di tempo, tiene in piedi quel cadavere che è l'uomo.
Gli dei approvano la profondità, e non il tumulto, dell'anima.