Meglio esser povero ch'essere ridotti in ischiavitù dai quattrini.— Arturo Graf
Meglio esser povero ch'essere ridotti in ischiavitù dai quattrini.
L'insolenza dei grandi è odiosa, nei piccoli è ridicola.
La verità è una; ma innumerevoli sono le menzogne che ne usurpano il nome, il volto, la voce, le vesti e l'andatura.
La vanità della scienza comune può essere veduta da una scienza superiore; non mai dall'ignoranza.
In terra di ciechi, beati i monocoli, dice l'antico proverbio, e sarà verissimo; ma vero altrettanto che in terra di monocoli, chi abbia due occhi, rischia di essere lapidato.
Non v'è povertà così disperata che tolga all'uomo ogni possibilità di mostrarsi generoso.
Quando il denaro non serve a far godere la vita, è cosa senza valore.
L'uomo avido di potere incontra la sua rovina nel potere, l'uomo bramoso di denaro nel denaro, il sottomesso nella servitù, il gaudente nel piacere. E così il lupo della steppa si rovinò con l'indipendenza.
La lealtà comprata col denaro, dal denaro può essere distrutta.
Il dio quattrino è cosí scaltro. Se almeno tentasse di prenderti al laccio con yachts e corse di cavalli, cocottes e champagne, come sarebbe facile schivarlo. È quando ti circuisce attraverso il senso della tua onestà e della tua dignità che ti trova indifeso, impotente.
Talvolta l'uomo d'affari di successo fa i soldi grazie alla propria abilità ed esperienza, ma di solito li fa per sbaglio.
Se il denaro, secondo Augier, viene al mondo con una macchia di sangue sulla guancia, il capitale nasce grondante sangue e fango dalla testa ai piedi.
La mancanza di denaro è la radice di tutti i mali.
Il denaro è come l'aria. Finché c'è non te n'accorgi.
Naturalmente nella vita ci sono un mucchio di cose più importanti del denaro: ma costano un mucchio di soldi!
Non c'è denaro impiegato più vantaggiosamente di quello che ci siamo fatti portar via con l'inganno: in cambio acquistiamo, in contanti, saggezza.