Non è filosofo chi pensa la propria filosofia e non la vive.— Arturo Graf
Non è filosofo chi pensa la propria filosofia e non la vive.
La politica comune è troppo spesso l'arte di mandare innanzi a braccetto la verità e la menzogna, per modo che chi le vede passare non sappia distinguere quale sia la menzogna e quale la verità.
Bisogna essere un pedante ben fastidioso per volere, tutte le volte che il cuore parla, fare interloquir la ragione.
Se volessero parlare di ciò solo che intendono, gli uomini quasi non parlerebbero.
Badate, volendo estirpare un'illusione, di non uccidere un'anima.
Le grandi elevazioni dell'anima non sono possibili se non nella solitudine e nel silenzio.
La filosofia non è un'arte che cerca il favore popolare e non è fatta per essere ostentata; non consiste nelle parole, ma nei fatti.
Gli uomini diventano filosofi perché sono dotati della capacità di meravigliarsi.
La filosofia è il proprio tempo appreso col pensiero.
Una vera filosofia è sempre una confessione.
Tutta la storia della filosofia occidentale non è che una serie di note a margine su Platone.
Tutto ciò che la filosofia può fare è distruggere idoli. E questo significa non crearne di nuovi.
Anche la più sfacciata fortuna deve pur finire col sottomettersi al coraggio mai stanco della filosofia, come la più tenace città all'assedio senza tregua di un nemico.
La migliore filosofia, relativamente alla gente, è di fondere nei suoi confronti il sarcasmo dell'allegria con l'indulgenza del disprezzo.
Non so nulla dell'anima. Non sono mai stato quel genere di filosofo.
Ho letto i libri dei filosofi ed ho riso: ho baciato la madre ed ho sorriso.