Non è poeta chi non è buono a rifare perpetuamente dentro di sé le illusioni.
I giornalisti sono scrittori, come gl'imbianchini sono pittori.
Se non ti vuoi trovare nella bestiale necessità di adoperare i denti contro certi tuoi simili, lascia loro vedere che li hai.
Chi, per tema d'inciampare, si guarda sempre a' piedi, non inciamperà forse mai, ma non vedrà, né ciò che gli sta sul capo, né ciò che gli sta dintorno.
Ciò che una generazione imparò a caro prezzo, la susseguente disimpara celiando.
In terra di ciechi, beati i monocoli, dice l'antico proverbio, e sarà verissimo; ma vero altrettanto che in terra di monocoli, chi abbia due occhi, rischia di essere lapidato.
I poeti hanno dentro di sé un riflettore, l'osservazione; e un condensatore, la commozione. Di qui derivano quei grandi fasci luminosi che escono dal loro cervello e fiammeggiano sulla tenebrosa muraglia umana.
I poeti parlano una sola lingua, ma non si comprendono ugualmente fra di loro.
Il poeta vale quello che vale la sua migliore poesia.
Ci sono tante cose tra cielo e terra che solo i poeti si sono sognate e hanno cantato.
Buoni poeti si diventa, oltreché si nasce.
Un attributo dell'ignoranza, l'autoinganno, potrebbe essere necessario al poeta per sopravvivere.
Certi poeti moderni fanno pensare a ragni ubriacati con LSD.
Il Poeta deve avere l'orecchio di un arabo selvaggio che ascolta il silenzio del deserto, l'occhio di un indiano mentre segue le orme del nemico sulle foglie nei sentieri della foresta, e il tatto di un cieco che tocca il viso di un bambino amato.
Il poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe detta.
Poeta è non solo colui che sa comunicare profonde emozioni, ma anche chi è in grado di riceverle.