Quand'anche la felicità fosse cosa possibile, la vita è sì breve che non ci sarebbe tempo ha procacciarla, e meno ancora a goderla.

Arturo Graf
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La nostra interpretazione

L'aforisma di Arturo Graf sottolinea l'inevitabile brevità della vita e la difficoltà intrinseca nell'intraprendere una ricerca per raggiungere il massimo benessere. Esso invita a considerare che, anche ammesso come ipotesi astratta che sia possibile ottenere felicità incondizionata nella propria esistenza terrena, la natura stessa della vita umana è tale da non permettere una ricerca tanto prolungata e approfondita. Inoltre, sottolineando l'assenza di tempo sufficiente per godere appieno del frutto dell'inseguimento, il pensatore ci spinge a riflettere sulla natura stessa della felicità: se essa è un traguardo che richiede una lunga preparazione e attesa, potrebbe non essere all'altezza di ciò che la vita umana può offrire. Questi ragionamenti invitano al distacco dalle aspirazioni troppo ambiziose in termini temporali e alla concentrazione su aspetti più immediati ed essenziali dell'esistenza.

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