Triste l'uomo in cui più nulla rimanga del fanciullo.
L'ideale è il possibile di domani, o di doman l'altro; non l'impossibile di qual si voglia tempo.
Quando fabbricate una definizione, vedete di lasciarle a tergo un usciolino, dove si possa decentemente entrare ed uscire.
Chi, sia pure un'unica volta, amò e fu amato davvero, non deve, per miserabile che sia stata poi la sua vita, troppo maledire il destino.
Se vuoi che altri accetti, senza dubbiezze né indugi, la verità che tu gli proponi, fagli vedere il tornaconto che ci avrà.
Per uno che poté dire in faccia al sole: "Tutto è perduto, fuorché l'onore!" quanti che nell'ombra potrebbero dire: "Fuorché l'onore, nulla è perduto!".
Devo essere felice o morire, perché la mia condizione terrena è piena di una tristezza insostenibile e io do la colpa a Dio anziché a me stesso.
Triste è giungere alla casa paterna quando la folgore s'è abbattuta sulla quercia maggiore.
Questa è la tristezza connessa ad ogni vita finita. Essa però non arriva mai a realizzarsi, e serve soltanto all'eterna gioia del trionfo. Donde il velo di tristezza, che si stende su tutta la natura, la profonda, insopprimibile malinconia di ogni vita.
Spesso è necessario riflettere sul perché siamo allegri; ma sappiamo sempre perché siamo tristi.
Mia soltanto è la patria della mia anima. Vi posso entrare senza passaporto e mi sento a casa; essa vede la mia tristezza e la mia solitudine ma non vi sono case: furono distrutte durante la mia infanzia, i loro inquilini volano ora nell'aria in cerca di una casa, vivono nella mia anima.
La tristezza è la malinconia che ha perso la speranza.
La tristezza del discendere è il prezzo pattuito della gioia del salire.
Ero troppo ubriaco per lamentarmi: sentivo solo il morso e la tristezza selvaggia di un'altra buona cosa persa per sempre.
Quando la tristezza vuol far capolino sul vostro orizzonte, bevete un bicchierino di vino di più, fregatevi le mani e canticchiate a bassa voce questa giaculatoria: Oggi è il giorno più giovane che mi rimane a godere. E quanti vorrebbero giungere dov'io son giunto!
La tristezza paralizza o distrugge. Il dolore feconda e rende vivi.