Tristezza che non viene da sola e non viene da ora.— Vinicio Capossela
Tristezza che non viene da sola e non viene da ora.
Più il teatro è stato prestigioso, più epico l'inseguimento, più la miseria della sala vuota divora.
Il bar non porta i ricordi ma i ricordi portano inevitabilmente al bar.
Le cose non la smettono più di lasciarti. Forse lo fanno perché sanno che devi procedere leggero, cercano di farti un favore.
Che bene è ricordare, ma a perdercisi dentro si impedisce al tempo di adesso di venire.
Niente giustifica la tristezza: soltanto il diavolo ha ragioni per essere triste.
Era così triste che sorrideva con un labbro solo.
La tristezza paralizza o distrugge. Il dolore feconda e rende vivi.
È tristissima quella casa e così quella vita in cui il necessario ci fosse tutto, e di superfluo nulla.
Nulla è più triste che il trovarsi in una casa dove le persone e le cose che dovrebbero essere le più intime ci sono quasi sconosciute.
Tristezza come l'acqua che rimane quando ci siamo lavati.
Ciò che implica tristezza, esprime un tiranno.
Osservò la scena e pensò alla vita- e come regolarmente gli succedeva quando pensava alla vita, diventò malinconico. Una tristezza dolce discese in lui. Sentì quanto era vano lottare contro la sorte- era questa la saggezza che i secoli gli avevano tramandato.
Mia soltanto è la patria della mia anima. Vi posso entrare senza passaporto e mi sento a casa; essa vede la mia tristezza e la mia solitudine ma non vi sono case: furono distrutte durante la mia infanzia, i loro inquilini volano ora nell'aria in cerca di una casa, vivono nella mia anima.
La tristezza è causata dal ricordo della felicità.