La libertà non è un diritto: è un dovere. Non è una elargizione: è una conquista; non è un'uguaglianza; è un privilegio.
Con la libertà di stampa i giornali pubblicano solo ciò che vogliono veder stampato le grandi industrie o le banche, le quali pagano il giornale.
Quando mancasse il consenso, c'è la forza.
Solo la guerra porta al massimo di tensione tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai popoli che hanno la virtù di affrontarla.
La lotta è l'origine di tutte le cose perché la vita è tutta piena di contrasti.
Meglio il pianto di una sconfitta che la vergogna di non aver lottato.
Il conformismo è il carceriere della libertà e il nemico della crescita.
La religione e il clero sono state e forse resteranno, ancora per lungo tempo, tra i più importanti nemici del progresso e della libertà.
Nulla minaccia la tua libertà quanto il misterioso trasporto che una creatura prova verso un'altra creatura, ad esempio un uomo verso una donna, o una donna verso un uomo. Non vi sono cinghie né catene né sbarre che ti costringano a una schiavitù più cieca, a un'impotenza più disperata.
La libertà è l'aria della religione.
Non sono tutti liberi quelli che si fan beffe delle loro catene.
La libertà, osserva il filosofo, è il potenziale lanciato all'infinito.
La libertà è la facoltà dell'Uomo di valersi di tutte le sue forze morali e fisiche come gli piace, colla sola limitazione di non impedir agli altri di far lo stesso.
La libertà soppressa e poi riconquistata è più dolce della libertà mai messa in pericolo.
La libertà è sempre la libertà di dissentire.
Pochissimi sanno essere liberi e pochissimi cosa vuol dire esserlo.
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