Chi lotta per il comunismo non ha che una virtù fra tutte: quella di lottare per il comunismo.— Bertolt Brecht
Chi lotta per il comunismo non ha che una virtù fra tutte: quella di lottare per il comunismo.
Debolezze tu non ne avevi. Io ne avevo una: amavo.
Il disordine ha già salvato la vita a migliaia di individui. In guerra basta spesso la più piccola deviazione da un ordine per portare in salvo la pelle.
Come tutte le cose buone, anche la guerra, da principio è difficile. Ma poi, quando ha attaccato, tien duro. Allora la gente ha paura della pace, come chi gioca a dadi ha paura di smettere perché viene il momento di fare i conti, di vedere quanto s'è perduto.
Scopo della scienza non è tanto quello di aprire una porta all'infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all'infinita ignoranza.
Ci mettiamo dalla parte del torto, in mancanza di un altro posto in cui metterci.
Mi piace lottare.
Ho perso la battaglia contro una modernità commercializzata, medicalizzata e totalitaria.
La vita coniugale è come un combattimento tra gatti nell'oscurità notturna.
La lotta dell'uomo contro il potere è la lotta della memoria contro l'oblio.
Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.
Rifiutati di essere malato. Non dire mai alla gente che sei malato; non rassegnarti mai. La malattia è una di quelle cose che un uomo dovrebbe combattere al suo sorgere.
Ho combattuto così tante volte contro Sugar (Ray Robinson) che sono fortunato a non essere diventato diabetico.
Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui.
Ciò che l'uomo conosce è dovunque in guerra con ciò che egli vuole.
Nessuno sostiene una lotta più dura di colui che cerca di vincere se stesso.