Tutte le scienze esatte sono dominate dall'approssimazione.
La maggior parte della gente morirebbe piuttosto che pensare, e molti fanno proprio così.
Penso che ogni genere di potere debba essere controllato. Senza dubbio non è opportuno che pochi abbiano in mano il potere di far morire di fame intere regioni.
Abbiamo in effetti due tipi di morale fianco a fianco: una che predichiamo, ma non pratichiamo, e un'altra che pratichiamo, ma di rado predichiamo.
Essere oggetto d'amore è una causa potente di felicità, ma l'uomo che chiede amore non è colui al quale viene concesso. L'uomo che riceve amore è generalmente colui che lo da.
La filosofia è la terra di nessuno tra la scienza e la teologia, esposta dunque agli attacchi da entrambe le parti.
Se gli scienziati spaziali sono così intelligenti, perché contano sempre all'indietro?
Tutta la conoscenza prescientifica, sia essa animale o umana, è dogmatica; e con la scoperta del metodo non dogmatico, cioè del metodo critico, comincia la scienza.
Preferisco una scimmia che mi diverte a uno scienziato che mi annoia.
Il bello di un procedimento scientifico è che esso non fa mai perdere tempo agli altri: anche lavorare sulla scia di una ipotesi scientifica per scoprire poi che bisogna confutarla significa avere fatto qualcosa di utile sotto l'impulso di una proposta precedente.
È più facile escogitare spiegazioni pseudoscientifiche che scientifiche, in quanto le prime evitano più facilmente i confronti con la realtà, che impongono un controllo sui risultati.
Io credo che tutti gli scienziati autentici abbiano considerato se stessi come Newton: sapevano che non sappiamo nulla, a anche che nel campo già coltivato della scienza tutto è incerto.
La nostra scienza insegna su come fare rilevamenti su un paese o condurre una nave, e non come governare la vita.
Più che un sistema di credenze, la scienza può essere considerata un sistema di problemi.
Strano come la scienza che ai vecchi tempi sembrava inoffensiva si sia trasformata in un incubo che fa tremare tutti.
Si può misurare l'importanza di un lavoro scientifico in base al numero di pubblicazioni precedenti reso superfluo da esso.