Gli uomini sono così necessariamente pazzi che il non essere pazzo equivarrebbe a essere soggetto ad un altro genere di pazzia.

— Blaise Pascal
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Pazzia

Altre frasi di Blaise Pascal

L'uomo è grande poiché si riconosce miserabile. Un albero non si riconosce miserabile. Si è quindi miserabili perché ci si riconosce miserabili: ma è essere grandi riconoscere che si è miserabili.
— Blaise Pascal
Noi dobbiamo apprendere i nostri limiti. Noi siamo tutti qualcosa, ma nessuno di noi è tutto.
— Blaise Pascal
La nostra nozione di simmetria deriva dal volto umano. Dunque, cerchiamo la simmetria solo orizzontalmente ed in larghezza, non in verticale o in profondità.
— Blaise Pascal
Sono pochi i veri cristiani. Dico proprio riguardo alla fede. Ce ne sono certo che credono, ma per superstizione. Ce ne sono che non credono, ma per libertinaggio. Pochi tra le due categorie.
— Blaise Pascal
Che una cosa tanto evidente come la vanità del mondo sia così poco conosciuta, che risulti strano e sorprendente affermare la stoltezza di chi ricerca la gloria, questo è ammirevole.
— Blaise Pascal
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Altre citazioni sugli stessi argomenti

Il pazzo non è l'uomo che ha perso la ragione. Il pazzo è l'uomo che ha perso tutto tranne la ragione.
— Gilbert Keith Chesterton
L'uomo si crede savio quando la sua pazzia sonnecchia.
— Denis Diderot
Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano.
— Samuel Beckett
I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi.
— Carlo Dossi
Ridi sempre, ridi, fatti credere pazzo, ma mai triste. Ridi anche se ti sta crollando il mondo addosso, continua a sorridere. Ci sono persone che vivono per il tuo sorriso e altre che rosicheranno quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo.
— Roberto Benigni
Mi era venuto il dubbio che la filosofia fosse una grande difesa contro la pazzia.
— Umberto Galimberti
Il genio? Pazzia con metodo.
— Frank Herbert
La pazzia mi visita almeno due volte al giorno.
— Alda Merini
Non è mai esistito ingegno senza un poco di pazzia.
— Lucio Anneo Seneca
La pazzia è relativa, chi stabilisce la normalità ?
— Charles Bukowski