Non parliamo del comunismo. Il comunismo era solo un'idea, solo confusione nel cielo.
Il comunismo è il potere sovietico più l'elettrificazione di tutto il paese.
La burocrazia improduttiva e infeconda è il polo opposto del comunismo.
Il comunismo è uno di quei miraggi che non si possono realizzare e non si realizzeranno mai, neppure se attuato con la violenza e mantenuto con la forza.
Il comunismo per me è per un terzo pratica e per due terzi spiegazione.
La teoria dei comunisti può essere raccolta in una singola frase: abolizione della proprietà privata.
C'era una cosa nel campo che ci disturbava non poco, togliendoci quella pace e quella serenità che ci erano tanto care. Era l'assillante propaganda politica affidata a comunisti italiani rifugiati in Russia.
Personalmente penso che la categoria del comunismo abbia oggi un potenziale largamente inesplorato. A condizione, appunto, di essere agìto non come una risposta precotta, ma come una ricerca comune e una domanda radicale sulla espropriazione di senso anche della vita, in questa fase storica.
Il comunismo nega la necessità dell'esistenza delle classi; vuole abolire ogni classe, ogni distinzione di classe.
Dicono che ci siano due posti dove il comunismo funziona: in cielo, dove non ne hanno bisogno, e all'inferno, dove ce l'hanno già.
I comunisti sono capaci di tutto. I loro avversari di tutto il resto.