Ciò che fa cadere è anche ciò che fa rialzare.— Carl Gustav Jung
Ciò che fa cadere è anche ciò che fa rialzare.
La società è organizzata non tanto dalla legge quanto dalla tendenza all'imitazione.
Se teniamo conto che per effetto della compensazione psichica una grande umiltà è assai prossima all'onnipotenza e che "ai voli troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini", possiamo facilmente scoprire, dietro la presunzione i tratti di un angoscioso senso d'inferiorità.
Per la donna la sola relazione che conti è quella erotica. Per lei il matrimonio è una relazione con in più la sessualità.
In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.
Il primo dovere dello psicologo scientifico sta nel mantenersi aderente ai fatti vitali della psiche, nell'osservare con esattezza questi fatti, aprendosi in tal modo a quelle esperienze più profonde delle quali non ha assolutamente conoscenza.
Solo chi cade offre la vista edificante di rialzare il capo dal fondale sottostante.
A chi sta in alto la caduta è molto più facile che faccia male.
Il cadere non esclude il librarsi. Dalla caduta sorge l'ascesa.
Solo chi cadde può dare altrui l'edificante spettacolo del rialzarsi.
Raro cade chi ben cammina.
Star seduti in tutti i casi toglie il pericolo di cadere.
Nell'ambito dei fatti morali, il cadere non esclude il librarsi. Dalla caduta sorge l'ascesa.
Chi cammina talvolta cade. Solo chi sta seduto non cade mai.