Solo chi cadde può dare altrui l'edificante spettacolo del rialzarsi.
Sempre, dietro a chi sale, salgono la calunnia e l'improperio; ma tanto può l'uomo salire, e tanto prendere su di essi d'avanzo, da non più udirne lo voci.
Povero quel maestro che non sa essere maestro se non fra le pareti della scuola.
Quello della pazzia e quello della saviezza sono due paesi limitrofi e di cosi incerto confine, che tu non puoi mai sapere con sicurezza se ti trovi nel territorio dell'uno o nel territorio dell'altro.
La vita degli spiriti superiori suole esser stretta da principii generali e costanti; la vita degl'inferiori agitata da piccoli impeti di passione, subitanea e inconsistente.
I deboli male sopportano la contraddizione, anche se mostrino di non risentirsene.
Il cadere non esclude il librarsi. Dalla caduta sorge l'ascesa.
Star seduti in tutti i casi toglie il pericolo di cadere.
Solo chi cade offre la vista edificante di rialzare il capo dal fondale sottostante.
Raro cade chi ben cammina.
A chi sta in alto la caduta è molto più facile che faccia male.
Ciò che fa cadere è anche ciò che fa rialzare.
Chi cammina talvolta cade. Solo chi sta seduto non cade mai.
Nell'ambito dei fatti morali, il cadere non esclude il librarsi. Dalla caduta sorge l'ascesa.