Quegli che nella così detta prosa della vita sa scoprir più poesia, quegli è più poeta.— Arturo Graf
Quegli che nella così detta prosa della vita sa scoprir più poesia, quegli è più poeta.
Amoreggiate con le idee finché vi piace; ma quanto a sposarle, andate cauti.
Povero quel maestro che non sa essere maestro se non fra le pareti della scuola.
Non merita d'essere letto il libro che non lasci desiderio d'essere riletto.
L'uomo non può conoscere certe sue qualità se non conversando con gli uomini; non ne può conoscere certe altre se non in solitudine.
Fate che il padrone ch'è in voi vi difenda dai padroni che possono essere fuori di voi.
Un uomo può perdonare ad un altro uomo qualsiasi cosa, eccetto una cattiva prosa.
Quella che comunemente chiamano prosa della vita non è, a dir vero, una gran bella prosa; anzi è una prosa che molte volte non dà neppur senso; ma non è detto che non si possa, in qualche misura, ripulire e correggere.
Non v'è lettura più stucchevole e più nociva che la lunga e continuata lettura della prosa della vita. Perciò, se volete durare a vivere, dopo aver letto un volume di quella prosa, procurate di leggere una pagina almeno di poesia.
La prosa per esser veramente bella (conforme era quella degli antichi) e conservare quella morbidezza e pastosità composta anche fra le altre cose di nobiltà e dignità, che comparisce in tutte le prose antiche e in quasi nessuna moderna, bisogna che abbia sempre qualche cosa del poetico.
In prosa, la cosa peggiore che si può fare con le parole è arrendervisi.