La curiosità, massime quando è spinta troppo, spesso e volentieri ci porta addosso qualche malanno.— Carlo Collodi
La curiosità, massime quando è spinta troppo, spesso e volentieri ci porta addosso qualche malanno.
La miseria, quando è miseria davvero, la intendono tutti: anche i ragazzi.
Il corvo: A mio credere il burattino è bell'e morto; ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo.
La bellezza, per le donne in ispecie, è un gran tesoro; ma c'è un tesoro che vale anche di più, ed è la grazia, la modestia e le buone maniere.
Grazia, spirito, coraggio, modestia, nobiltà di sangue, buon senso, tutte bellissime cose; ma che giovano questi doni della Provvidenza, se non si trova un compare o una comare, oppure, come si dice oggi, un buon diavolo che ci porti?
Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera. Per il solito, o sono matti o imbroglioni.
Mala curiosità intellettuale voler fiutare dove si sa che c'è il puzzo.
Questo è il mio consiglio ai giovani: avere curiosità.
La curiosità, questo bisogno insaziabile di conoscenze.
I progressi della scienza devono essere giudicati nei termini della bontà o della malizia che li ispirano. Non basta la curiosità a giustificare la sperimentazione scientifica. Questa deve essere sempre rivolta a favore del beneficio dell'umanità.
Truccata e messa davanti ad una macchina da presa a tredici anni non ti rendi conto di quello che fai; mi chiedo spesso cosa sarei oggi se non avessi fatto l'attrice, però è più una curiosità che un rimpianto.
Anch'io come tutti, avevo letto dei racconti sui giornali. Ma certo esistevano libri speciali che non ho mai avuto la curiosità di consultare; in essi forse avrei trovato dei racconti di evasione.
L'inquietudine dei desideri produce la curiosità [...], i selvaggi sono i meno curiosi [...]: non è delle cose che gioiscono, bensì di se stessi; trascorrono la vita a non far nulla e non si annoiano mai.
Quelli che non sono curiosi: ciò che sanno li disgusta di ciò che ignorano.
La principale malattia dell'uomo è la curiosità irrequieta delle cose che non può sapere.