Umanità vanitosa, che, non potendo della virtù, ti glorii del vizio!— Carlo Dossi
Umanità vanitosa, che, non potendo della virtù, ti glorii del vizio!
È meglio non comandare del non venire obbediti.
Tutti che le hanno godute, dicono che le gioje di questo mondo sono ingannatrici. Ma almeno le hanno godute!
Italia 1870. Tempi di recrudescenza governativa. La tutela della P.S. affidata ai bricconi. Il mostruoso connubio fra Chiesa e Stato. I regolamenti, perpetua offesa alle leggi, etc. etc., l'usura.
Il falso amico è come l'ombra che ci segue fin che dura il sole.
Regola di vita dimenticare il passato, non pensare al futuro, godere il presente.
Ogni uomo ha degli attimi di infantilità gioiosa, e ogni uomo ama dominare. Ma nel tempo stesso vuole sentire su di sé qualcosa di indefinibile, che se non è dominazione, certo è un senso di protezione forte e calma.
È difficile essere uomini, difficile nello stesso tempo essere la terra e il sale della terra, la vita e il senso della vita.
L'uomo, come un vaso rotto, chiama Dio, lo obbliga a farsi vicino. È il cuore spezzato che costringe Dio a non ritirarsi nei suoi cieli perfetti e lontani.
L'uomo è nato libero, ma dovunque è in catene.
Un uomo è sempre così convinto di essere un vulcano per dono divino che gli sembra degradante doversi confrontare con una faccenda di faville.
Diventa un crimine consacrarsi a una ricerca elegante che si occupa del superfluo quando gli uomini sono divisi nei confronti dell'essenziale.
Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.
L'uomo ricco di intelligenza trabocca di pensieri, e li semina a piene mani. Anzi, soffre quando non può seminarli: proprio in questo consiste la sua vita.
È certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non può volere ciò che vuole.
Entra l'uomo allor che nasce, In un mar di tante pene, Che s'avvezza dalle fasce Ogni affanno a sostener.