Fare il proprio dovere val meglio dell'eroismo.— Cesare Cantù
Fare il proprio dovere val meglio dell'eroismo.
Noi della bellezza crediamo materia la verità morale.
L'ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale.
In Italia la letteratura ebbe sempre grandissima importanza, e l'arte e il sentimento del bello furono gli stromenti della sua rinascenza, come della inglese la morale seria e positiva, della francese lo spirito e la ragione.
Dov'è una donna, il povero non patisce.
Ogni potere minacciato diviene violento.
Ogni vero eroe sa portare il peso dei colpi che subisce.
Non c'è eroismo in me. Sono un uomo che ama fare. C'è dell'egoismo, sempre. La vita di un operaio può essere eroica quanto la mia.
Essere un eroe ha il suo prezzo.
Sventurata la terra che ha bisogno d'eroi.
Conobbi un uomo che all'ora della sveglia balzava subito dal letto e faceva un bagno freddo. Ma questo eroismo non serviva a nulla perché, dopo il bagno, doveva saltare di nuovo dentro al letto per scaldarsi.
Eroe o pezzo di fango, non c'era via di mezzo per me, per l'uomo comune, dico, è vergogna infangarsi, ma l'eroe sta troppo in alto perché si possa infangare del tutto, per conseguenza si può stare nel fango.
Sorte miserabile quella dell'eroe che non muore, dell'eroe che sopravvive a se stesso.
Non conosciamo mai la nostra altezza finché non siamo chiamati ad alzarci. E se siamo fedeli al nostro compito arriva al cielo la nostra statura. L'eroismo che allora recitiamo sarebbe quotidiano, se noi stessi non c'incurvassimo di cubiti per la paura di essere dei re.
Il primo grado dell'eroismo è vincere la paura e il dominio su se stessi.
Ecco la verità: il vero eroismo non riceve ovazioni, non intrattiene nessuno. Nessuno fa la fila per vederlo. Nessuno se ne interessa.