Nelle parole c'è qualcosa d'impudico.
Il maggiore torto del suicida è non d'uccidersi, ma di pensarci e non farlo. Niente è più abbietto dello stato di disintegrazione morale cui porta l'idea, l'abitudine dell'idea del suicidio.
La massima sventura è la solitudine; tant'è vero che il supremo conforto la religione, consiste nel trovare una compagnia che non falla, Dio. La preghiera è lo sfogo come con un amico.
L'ozio rende lente le ore e veloci gli anni. L'operosità rapide le ore e lenti gli anni.
Ognuno trasogna fra sé,tanto sa che nell'alba spalancherà gli occhi.
Le donne erano stupide e smorfiose: l'infatuazione degli uomini le rendeva necessarie; bastava mettersi d'accordo e non cercarle più, per togliere a tutte la superbia.
Le parole possono essere paragonate ai raggi X, se si usano a dovere, attraversano ogni cosa. Leggi, e ti trapassano.
La parola umana è come una caldaia incrinata su cui battiamo musica per far ballare gli orsi, quando vorremmo commuovere le stelle.
Le parole hanno vita più lunga che i fatti.
Gli uomini che possono permettersi di essere smisurati nei fatti sono generalmente prudenti e misurati nelle parole. Le donne, alle quali non è concesso di essere smisurate nei fatti, sono generalmente esagerate e massimaliste nelle parole.
Per una oscura legge psicologica, parole e azioni che, prese da sole, sono serie, diventano comiche appena si copiano.
Credo fermamente che la parola sia non soltanto il mezzo di espressione, ma una parte del pensiero stesso. La parola è il più puro mezzo dell'arte.
Ognuno dovrebbe rendere le proprie parole soffici e tenere, perché domani potrebbe doverle mangiare.
Giova la parola a nascondere il pensiero, ma anche troppo spesso a nasconderne la mancanza.
La struttura della parola è che il soggetto riceve il suo messaggio dall'altro in forma inversa.
Tra due parole, bisogna scegliere la minore.