Ciascuno ha la filosofia delle proprie attitudini.
Viene un giorno che per chi ci ha perseguitato proviamo soltanto indifferenza, stanchezza della sua stupidità. Allora perdoniamo.
Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un'altra riva, e arriverò.
Non è bello esser bambini: è bello da anziani pensare a quando eravamo bambini.
Si piange soli, chi piange.
Sorridere è vivere come un'onda o una foglia, accettando la sorte. È morire a una forma e rinascere a un'altra. È accettare, accettare, se stesse e il destino.
Si fabbricano le filosofie per giustificare i nostri pregiudizi, i nostri sentimenti, le necessità, anche basse, della nostra vita.
Burlarsi della filosofia è veramente filosofare.
La costruzione idealistica detta Uomo è la marionetta della filosofia.
Ho letto i libri dei filosofi ed ho riso: ho baciato la madre ed ho sorriso.
Tutta la filosofia è «critica del linguaggio».
Prima vivere, poi filosofare.
Si riconosce un filosofo dal rifuggire tre cose abbaglianti e chiassose: la gloria, i principi e le donne: e con ciò non è detto che non siano queste a venire da lui.
La filosofia è propriamente nostalgia, il desiderio di trovarsi dappertutto come a casa propria.
Non si può entrare nel mondo della filosofia a forza di citazioni; bisogna leggere qualcosa, non si può spiegare Platone senza invogliare a leggere qualcosa di Platone.
Il filosofo è l'artista del pensiero.