Pensa male, non ti sbaglierai.— Cesare Pavese
Pensa male, non ti sbaglierai.
Ti amo. Di questa parola so tutto il peso, l'orrore e la meraviglia, eppure te la dico, quasi con tranquillità. L'ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me.
La paura di innamorarsi non è forse già un po' d'amore?
Tutta l'arte è un problema di equilibrio fra due opposti.
Non fidarti delle donne quando ammettono il male.
È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno.
I pensieri sono spiriti in movimento come le onde del mare che fanno sentire la loro voce infrangendosi sulla riva.
Si può pensare a fondo soltanto ciò che si sa, perciò bisogna imparare qualcosa, ma si sa, altresì, soltanto ciò che si è pensato a fondo.
Dilatate il pensiero, abbellitelo; esso è nuovo e antico, civile e cristiano.
A volte anche il pensare danneggia la salute.
Chi pensa a vincere non pensa mai.
L'uomo pensa, la donna dà da pensare.
Si può essere qualcuno semplicemente pensando.
Il pensiero ingrandisce il nostro piccolo essere che è come un granello di sabbia di fronte all'eternità.
Il pensiero è malato, che la cultura dominante non ha più nessuna stima, perché il pensiero è fatto per sua natura per nutrirsi di realtà, e perciò per offrire agli uomini una verità che esso scopre nelle cose.
Il pensiero è un dinamismo dialogico ininterrotto, una navigazione tra Scilla e Cariddi verso le quali la trascina ogni egemonia di uno dei processi antagonisti.