A che serve passare dei giorni se non si ricordano?— Cesare Pavese
A che serve passare dei giorni se non si ricordano?
C'è un solo piacere, quello di essere vivi, tutto il resto è miseria.
L'arte di vivere è l'arte di saper credere alle menzogne.
Quando ci lasciavamo non ci pareva di separarci, ma di andare ad attenderci altrove.
La letteratura è una difesa contro le offese della vita.
C'è qualcosa di più triste che invecchiare, ed è rimanere bambini.
I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
Andare a caccia di ricordi non è mai un bell'affare,quelli belli non li puoi più catturare e quelli brutti non li puoi uccidere.
Il ricordo è un compromesso: gli uomini si difendono con quello.
Vile, veramente vile è solo chi ha paura dei suoi ricordi.
E mi chiesi se un ricordo sia qualcosa che hai o qualcosa che hai perduto.
Si vive con la speranza di arrivare ad essere un ricordo.
Non esiste una gomma per cancellare i ricordi. Però esiste qualcosa che può ripulirli da tutto il dolore che contengono. Il sapone del perdono.
Il ricordo della felicità non è più felicità; il ricordo del dolore è ancora dolore.
La vecchiaia è un posto dove vivi di ricordi. Per questo, quando sei giovane, vivi creandotene di belli.