C'è un solo piacere, quello di essere vivi, tutto il resto è miseria.— Cesare Pavese
C'è un solo piacere, quello di essere vivi, tutto il resto è miseria.
Sono un popolo nemico, le donne, come il popolo tedesco.
La ricchezza della vita è fatta di ricordi, dimenticati.
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
L'arte di non farci mai avvilire dalle reazioni altrui, ricordando che il valore di un sentimento è giudizio nostro poiché saremo noi a sentircelo, non chi interviene.
Si odiano gli altri perché si odia sé stessi.
Quando musica e miseria diventan cosa sola.
Guardare indietro è fatale all'Arte. È un voler restare poveri. L'arte non può e non vuole sopportare la miseria.
Un uomo affamato non è un uomo libero.
Credetemi, se un uomo parla delle proprie disgrazie, in esse c'è qualcosa che non gli è sgradevole, perché dove non c'è altro che la pura miseria non c'è mai alcun ricorso alla menzione di essa.
La miseria è una falce: miete in ogni nostra propensione ad avvicinarci all'altro e ci lascia vuoti, spogli di sentimenti, per darci la forza di tollerare tutto l'orrore presente.
L'indigenza è mancanza delle cose necessarie.
La miseria è un'invenzione degli uomini e la grandezza il normale andazzo del mondo.
Anche la miseria è un'eredità.
Ogni bambino ha in sè lo spirito della creazione. La spazzatura della vita soffoca spesso tale spirito attraverso le piaghe e la miseria dell'anima.
Quanto pesa una lacrima? Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.