Sono un popolo nemico, le donne, come il popolo tedesco.— Cesare Pavese
Sono un popolo nemico, le donne, come il popolo tedesco.
Che morso da affamato, da squalo, da cancro ha la lontananza.
Le uniche donne che vale la pena di sposare, sono quelle che non ci si può fidare a sposare.
Date una compagnia al solitario e parlerà più di chiunque.
Farsi amare per pietà, quando l'amore nasce solo dall'ammirazione, è un'idea molto degna di pietà.
Tu non sai quanto la morte li attiri. Morire è sì un destino per loro, una ripetizione, una cosa saputa, ma s'illudono che cambi qualcosa.
Le donne, come la zuppa, non bisogna lasciarle raffreddare.
Una donna innamorata è capace di tutto. Esattamente come una che non lo è.
Per diventare bella, una donna non deve voler passare per carina: cioè in novantanove casi in cui potrebbe piacere, deve disdegnare ed astenersi dal piacere, per raccogliere un giorno il rapimento di colui, la porta della cui anima è abbastanza grande per accogliere il grande.
Se vuoi entrare nel letto di una donna, devi prima insinuarti nella sua testa.
Quando una donna vuole una cosa, tremano le montagne, si muovono le maree, quando una donna vuole un uomo trema l'universo intero.
Le donne sono sempre povere di parole precise.
È più facile che un cammello entri nella cruna di un ago piuttosto che una donna abbia la forza di essere se stessa, nella sua carne e nei suoi pensieri.
Una donna sapiente è due volte sciocca.
Donna: la gruccia su cui lo spiritoso appende le sue battute, il predicatore il suo vangelo, il cinico il suo malumore e il peccatore le sue giustificazioni.
Quando due donne si incontrano, ciascuna con un'occhiata vede subito tutti i particolari dell'abbigliamento e delle armi della nemica e tutte e due si voltano per gettare ancora uno sguardo. Ciascuna ha esaminato nell'altra soprattutto ciò che ella ha in sé.