La brevità è una grande attrattiva dell'eloquenza.— Marco Tullio Cicerone
La brevità è una grande attrattiva dell'eloquenza.
Amare non è altro che scegliere quello cui ti senti di voler bene, non per bisogno né per utilità alcuna.
Bisogna essere servi delle circostanze.
I pensieri che vengono in un secondo tempo di solito sono più saggi.
In primo luogo il cedere alle circostanze, cioè l'ubbidire alla necessità, è sempre un connotato del saggio.
L'accondiscendenza partorisce amici, la verità odio.
La vera eloquenza consiste nel dire il necessario e soltanto il necessario.
Non è che meschina eloquenza quella che mostra soltanto che l'oratore sa parlare. Le parole dovrebbero essere impiegate come mezzo, non come fine.
Se l'eloquenza scaturisce senza sforzo, facile o spontanea, ben venga e tratti argomenti di grande rilievo: ma evidenzi la sostanza, non se stessa.
Acquisire un'immunità all'eloquenza è della massima importanza per i cittadini di una democrazia.
L'eloquenza povera e scarna rende gli ascoltatori meno attenti: la lentezza e le frequenti interruzioni annoiano; tuttavia, un discorso che si fa attendere rimane più facilmente impresso di uno che scorre via veloce.
Prendi l'eloquenza e tirale il collo.
L'eloquenza è un'arte repubblicana, la conversazione un'arte aristocratica.
L'eloquenza è un ritratto del pensiero; perciò, quelli che dopo aver dipinto aggiungono ancora qualcosa, fanno un quadro invece di un ritratto.
Eloquenza. Metodo per convincere gli sciocchi.