È meglio ricevere che commettere ingiustizia.— Marco Tullio Cicerone
È meglio ricevere che commettere ingiustizia.
Siamo pronti a contraddire senza ostinazione e a lasciare, senza adirarci, che altri ci contraddica.
Sicuramente non c'è nulla di più utile che comprendere che noi siamo nati per la giustizia e che il diritto non è stato costituito dalla convenzione, bensì dalla natura.
La ragione dovrebbe dominare e l'appetito obbedire.
Come il volto è l'immagine dell'anima, gli occhi ne sono gli interpreti.
Nulla di tanto assurdo può essere detto che non venga sostenuto da qualche filosofo.
È bene non soltanto il non commettere ingiustizia, ma il non voler commetterla.
È meglio subire un'ingiustizia che compierla.
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo.
Chi commette ingiustizia è più infelice di chi la subisce.
Si piange quando si grida all'ingiustizia.
Spesso commette ingiustizia non solo colui che fa qualcosa, ma anche colui che non la fa.
Chi commette un'ingiustizia è sempre più infelice di quello che la subisce.
Se sei capace di tremare d'indignazione ogni qualvolta si commette un'ingiustizia nel mondo, allora siamo compagni.
Il mondo non può sostenersi senza ingiustizia.
Neppure l'ingiustizia è uguale per tutti.