Il mondo non può sostenersi senza ingiustizia.— Carlo Dossi
Il mondo non può sostenersi senza ingiustizia.
Non c'è cacciatore che non vanti il suo cane, non c'è vignaiolo che non vanti il suo vino, non cavaliere che non vanti il suo nastro. Ma pochi sono i mariti gloriosi delle lor mogli.
Anticamente migliaia di dèi parevano pochi; oggidì uno è di troppo.
Tali leggendo solo credono di studiare. Senza meditazione, la lettura non è che un perditempo.
La nuova letteratura non può che essere umoristica. La scienza dubita, e così l'umorismo.
Che è dunque colle sue piccine passioni l'umanità? anzi - «fra il lampo di vita e il tuono di morte» ov'è l'uomo?
Chi commette un'ingiustizia è sempre più infelice di quello che la subisce.
Spesso commette ingiustizia non solo colui che fa qualcosa, ma anche colui che non la fa.
L'ingiustizia non è di per sé un male, ma consiste nel timore che sorge dal sospetto di non poter sfuggire a coloro che sono stati preposti a punirlo.
L'ingiustizia è una maestra rigida ma impareggiabile.
Chi commette ingiustizia è più infelice di chi la subisce.
Se sei capace di tremare d'indignazione ogni qualvolta si commette un'ingiustizia nel mondo, allora siamo compagni.
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo.
L'ingiustizia porta l'ingiustizia, e il combattere con le tenebre e l'essere sconfitti da esse porta necessariamente l'inizio dei combattimenti.
Gli uomini condannano l'ingiustizia perché temono di poterne essere vittime, non perché aborrano di commetterla.
L'ingiustizia dovrebbe essere uguale per tutti.