Speranza, sogno di chi veglia.
I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi.
Filosofia, dammi se non il sorriso, l'indifferenza almeno del saggio. Menti, ma consolami.
Vi ha un giorno nell'anno in cui il vae soli della Bibbia ci è in viso buttato, come ingiuria, dalla rossa vampa del caminetto e ci soffia gelato alle orecchie, come minaccia, dalla terra nevata. È il Natale.
Della vita, metà è di desiderio, e metà d'insoddisfazione. La vita è una atroce burletta.
Vi ha gente che è sempre del parere dell'ultimo libro che legge.
Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso.
Gli uomini costruiscono le loro più grandi speranze su mezzi di distruzione.
Non c'è speranza senza paura né paura senza speranza.
Speranza. Una credenza patologica nell'accadere dell'impossibile.
Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano verso le stelle.
Se non credi di potere sperare in te stesso, datti pure per disperato.
Da un secolo senza speranze nasce un secolo senza paura.
Fede e Speranza fanno tutt'uno: non può sperare chi non crede in nulla, né si può credere se non sperando.
È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo.
Nulla dovrebbe essere oltre la speranza. La vita è una speranza.