Siamo schiavi della legge, per poter essere liberi.
I capricci della fortuna mettono alla prova l'affidabilità degli amici.
C'è malvagità in un'intenzione malvagia, anche se l'atto non viene perpetrato.
Non può essere veramente onesto ciò che non è anche giusto.
L'accondiscendenza partorisce amici, la verità odio.
Nelle tasse è la forza dello stato.
Spesso il primo sentimento che si presenta in morale non è il migliore per la legislazione, chiave che spiega i motivi e i pretesti di molte cattive leggi.
Le più grandi leggi sono indefinibili; si intravedono soltanto come orizzonti di quiete, come una promessa lontana di felicità.
L'interpretazione delle leggi lascia al giudice un certo margine di scelta: entro questo margine chi comanda non è la legge inesorabile, ma il mutevole cuore del giudice.
Nessuna legge, per quanto rigorosa, può rendere il pigro attivo, il dissipatore previdente o l'ubriaco sobrio.
Bisogna essere onesti per vivere fuori dalla legge.
La legge è uguale per tutti gli straccioni.
La legge deve esprimere l'aspirazione generale, promuovere l'utile di tutti, rispondere a un battito del cuore della Nazione. La Nazione intera deve esser dunque, direttamente o indirettamente, legislatrice.
Non è vera né buona legge quella che non ha per madre la Sofia e per padre l'Intelletto razionale.
Prima legge dei robot: mai danneggiare un essere umano.
La legge, nella sua solenne equità, proibisce così al ricco come al povero di dormire sotto i ponti, di elemosinare nelle strade e di rubare pane.