Non si nasce per esistere, ma per aver vissuto.— Claudio Magris
Non si nasce per esistere, ma per aver vissuto.
Tranne pochi spiriti capaci di libertà, quasi tutti riusciamo a non vedere ciò che non vogliamo vedere, e ci rendiamo colpevoli, in un'assurda buona fede che non ci salverà ma che ci verrà imputata come un'aggravante.
Forse è in questa accettazione di una sorte comune, in questa capacità di essere Ognuno, che consiste la grandezza umana.
Ciò che davvero conta nella vita si fa gratis.
Imparare a ridere di ciò che si ama e si rispetta e a rispettare e amare con umiltà ciò di cui affettuosamente si ride è una delle più grandi lezioni di amore e di libertà.
Il viaggio è sempre un ritorno a casa, l'avventura dello spirito che parte per impadronirsi del mondo e dispiegare, in questa lotta col molteplice e con l'ignoto, le proprie latenti possibilità, sì da tornare, cresciuto e adulto, alla casa ritrovata.
Si nasce, e poi l'unica cosa che siamo sicuri ci succederà sarà il morire.
Nascere denota coraggio. Farlo in una famiglia povera rasenta l'eroismo.
Come l'accensione di una candela dà a questa in una il principio di vita e di morte, così la nascita all'uomo.
Si domandava perché la nascita di un bimbo è chiamata "lieto evento", ma non riusciva a trovare una risposta che lo convincesse.
Non importa essere nati in un pollaio, quando si e usciti da un uovo di cigno.
Tutto sarebbe tanto più semplice se nascessimo con le istruzioni per l'uso e la data di scadenza.
Nascere è ricevere un intero universo in dono.
La nostra nascita non è altro che l'inizio della nostra morte.
Che delitto abbiamo commesso per meritare di nascere?