Solo i grandi sapienti ed i grandi ignoranti sono immutabili.
L'allievo Tse Kung chiese: Esiste una parola che possa esser la norma di tutta una vita? Il maestro rispose: Questa parola è 'reciprocità'. E cioè, non comportarti con gli altri come non vuoi che gli altri si comportino con te.
Non ci deve dolere di non essere capiti dalle persone ma di non capire.
Quando arriva la prosperità, non usarla tutta.
Non si può pervenire in cima alla montagna senza passare per vie difficili e scoscese; non giungere alla virtù senza che costi assai sforzi e fatiche. Ignorare la strada che s'ha a prendere, mettersi in cammino senza guida, é un volersi smarrire, un mettersi in pericolo della vita.
Parlare lungo la via di quanto si è udito per strada, significa gettare la virtù.
Meglio è non saper niente che saper molte cose a metà.
C'è un genere di semplicità che meglio sarebbe chiamare ignoranza. Essa consiste nel non sapere neppure che cosa sia rettitudine.
Sono conscio dello stato della mia ignoranza e pronto a imparare da chiunque, indipendentemente dalla sua qualifica.
Per combattere l'ignoranza si può cominciare dove si vuole. Il mio insegnamento è "impara ogni giorno almeno una cosa nuova, se lo fai cambi la vita (in meglio)".
Il mondo si troverà sempre nel disordine e nell'ignoranza, dal momento che i dotti non ne costituiscono tutt'al più che la centesima parte.
L'ignoranza è un po' come l'alcool: più se ne ha, meno si percepisce l'effetto.
È solo l'ignoranza a creare mostri o spauracchi: i nostri reali conoscenti sono tutti persone molto comuni.
Non sa nulla; e pensa di sapere tutto. Ciò indica chiaramente una proponsione per la carriera politica.
Ogni attacco formale all'ignoranza è destinato a fallire perché le masse sono sempre pronte a difendere il loro bene più prezioso. La loro ignoranza.
L'inizio di una conoscenza, che sia di persone oppure di cose, consiste nell'ottenere un contorno definito della nostra ignoranza.