La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
Spartire la vita con un uomo, dedicargli il proprio amore, ha un prezzo, significa per le donne decidere di sacrificare qualche cosa di se stesse.
Una volta i topi portavano la peste, forse per questo molta gente ne era terrorizzata. E ancora oggi il topo fa paura. Aveva in comune con gli uomini un parassita: la pulce. Era per via di quell'animaletto succhiasangue che si trovavano fianco a fianco nella tragedia.
Per me l'amore è anche questo: stare vicini senza dirsi niente. Ci sono dei momenti in cui le parole fanno cilecca, sembrano senza vita in un rapporto d'amore.
Credersi superiori è da piccini di mente. Siamo un granuccio di vita in un universo vorticante che precipita vertiginosamente verso chissà dove.
Il vantaggio della cattiva memoria è che si gode parecchie volte delle stesse cose per la prima volta.
Creder d'ingegno chi sa molto a memoria gli è come riputare sapiente chi tiene in casa una grande biblioteca. Molti, anzi, a forza di studio, diventano ignorantissimi.
Nel cogliere il frutto della memoria si corre il rischio di sciuparne il fiore.
I creditori hanno miglior memoria dei debitori.
La memoria: specchio in cui guardiamo gli assenti.
Niente aiuta a vivere come la cattiva memoria.
La memoria è lo scriba dell'anima.
Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre.
La memoria è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.
La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.