La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.— Marco Tullio Cicerone
La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.
Nei dissensi civili, quando i buoni valgono più dei molti, i cittadini si devono pesare e non contare.
Il corpo, con l'esercizio, si stanca; la mente, invece, si rinvigorisce.
La salute del popolo sia la suprema delle leggi.
Non c'è niente di tanto assurdo che non possa essere detto da un filosofo.
Non essere avidi è una ricchezza, non avere la smania di comprare è una rendita.
Più di un uomo non è riuscito a diventare un pensatore perché la sua memoria era troppo buona.
La memoria è lo scriba dell'anima.
Creder d'ingegno chi sa molto a memoria gli è come riputare sapiente chi tiene in casa una grande biblioteca. Molti, anzi, a forza di studio, diventano ignorantissimi.
A che giovano le memorie? Di noi muore la miglior parte, e non c'è memoria che possa resuscitarla.
La memoria: specchio in cui guardiamo gli assenti.
Il vantaggio della cattiva memoria è che si gode parecchie volte delle stesse cose per la prima volta.
L'affidarsi alla memoria, è la volontà dell'uomo di non scomparire. E quando la conoscenza si arresta, subentrano i sensi, che alimentano la fantasia.
Nel paese della memoria il tempo è sempre ora.
La memoria dice sempre troppo o troppo poco.
Nella memoria tutto sembra accadere con musica.