La memoria diminuisce se non la tieni in esercizio.
Bisogna essere pronti a contraddire gli altri senza ostinazione e a lasciare, senza adirarsi, che gli altri ci contraddicano.
Bisogna rivolgere agli amici solo richieste oneste, compiere per gli amici solo azioni oneste senza aspettare di esserne richiesti, mostrarsi sempre disponibili e mai esitanti, avere il coraggio di dare liberamente il proprio parere.
Nella sicurezza dell'animo sta riposta la vita tranquilla.
Cosa c'è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi?
Bisogna cercare di impedire tra amici le lacerazioni, ma, se si verificano, bisogna comportarsi in modo che la fiamma dell'amicizia sembri essersi consumata da sola, e non che sia stata soffocata.
Una testa senza memoria è una piazzaforte senza guarnigione.
La memoria: specchio in cui guardiamo gli assenti.
Più di un uomo non è riuscito a diventare un pensatore perché la sua memoria era troppo buona.
La scuola quasi sempre non premia le persone intelligenti, piuttosto quelle con buona memoria. Avere buona memoria non significa essere intelligenti.
La memoria della maggior parte degli uomini è un cimitero abbandonato, dove giacciono senza onori i morti che essi hanno cessato di amare.
Nulla apre gli occhi della memoria come una canzone.
Spesso dalle intenzioni sue l'uomo è sviato. Tutti i nostri propositi dipendono dalla memoria: se nascendo quindi sono robusti, poi si indeboliscono. Acerbo il frutto sta ben saldo al ramo; maturo, da sé cade, senza scuoterlo.
La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
Non perdere la testa e la memoria è obbligo di tutti.
La nostra memoria allontana o avvicina i fatti, li arricchisce o li impoverisce, e li trasforma per farli rivivere. La memoria non è una raccolta di documenti depositati in buon ordine: essa vive e cambia, avvicina i pezzi spenti per farne di nuovo scaturire la fiamma.