La memoria dice sempre troppo o troppo poco.
Modesti sono coloro che hanno una tranquilla fiducia in sé stessi.
Ci si crede puri finché si disprezza quel che non si desidera.
Tutto è da rifare nella morale dell'amore.
I pensieri periscono, come gli uomini.
I fantasmi sono invisibili perchè li portiamo in noi.
È una ben povera memoria quella che funziona solo all'indietro.
La nostra memoria allontana o avvicina i fatti, li arricchisce o li impoverisce, e li trasforma per farli rivivere. La memoria non è una raccolta di documenti depositati in buon ordine: essa vive e cambia, avvicina i pezzi spenti per farne di nuovo scaturire la fiamma.
I creditori hanno miglior memoria dei debitori.
Nella memoria tutto sembra accadere con musica.
Non perdere la testa e la memoria è obbligo di tutti.
La memoria della maggior parte degli uomini è un cimitero abbandonato, dove giacciono senza onori i morti che essi hanno cessato di amare.
Più di un uomo non è riuscito a diventare un pensatore perché la sua memoria era troppo buona.
Nel cogliere il frutto della memoria si corre il rischio di sciuparne il fiore.
La memoria di ogni uomo è la sua letteratura privata.
La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.