La memoria dice sempre troppo o troppo poco.— Marguerite Yourcenar
La memoria dice sempre troppo o troppo poco.
Ogni coincidenza ha del miracoloso.
È forse meglio non accorgersi delle lacrime, quando non possiamo consolarle.
Più invecchio anch'io, più mi accorgo che l'infanzia e la vecchiaia non solo si ricongiungono, ma sono i due stati più profondi che ci è dato vivere. In essi si rivela la vera essenza di un individuo, prima o dopo gli sforzi, le aspirazioni, le ambizioni della vita.
È dai fatti e dai gesti più banali che si deve cominciare a delineare un personaggio, come uno schizzo a grandi linee.
In ogni tempo l'uomo ha fatto un pò di bene e molto male.
La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
La memoria: specchio in cui guardiamo gli assenti.
La memoria è lo scriba dell'anima.
Una testa senza memoria è una piazzaforte senza guarnigione.
La memoria non fa un film, la memoria fotografa.
Spesso dalle intenzioni sue l'uomo è sviato. Tutti i nostri propositi dipendono dalla memoria: se nascendo quindi sono robusti, poi si indeboliscono. Acerbo il frutto sta ben saldo al ramo; maturo, da sé cade, senza scuoterlo.
Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre.
La nostra memoria allontana o avvicina i fatti, li arricchisce o li impoverisce, e li trasforma per farli rivivere. La memoria non è una raccolta di documenti depositati in buon ordine: essa vive e cambia, avvicina i pezzi spenti per farne di nuovo scaturire la fiamma.
La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.
Niente aiuta a vivere come la cattiva memoria.