Non perdere la testa e la memoria è obbligo di tutti.— Claudio Magris
Non perdere la testa e la memoria è obbligo di tutti.
Credere che uno scenario di grattacieli non si adatti a differenza delle temde di un pastore al cristianesimo significa non credere nel cristianesimo.
Sottovalutare la tremenda forza della guerra e di ciò che spinge a farla, credendo che per impedirla bastino un po' di buoni sentimenti e qualche canzone accompagnata dalla chitarra, significa spianarle la strada, non bloccare in tempo il suo meccanismo.
Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un'altra.
Chi prevarica appellandosi alla fatalità della vita o del proprio carattere, un'ora o un anno più tardi sarà colpito in nome delle stesse ineffabili ragioni.
La memoria è un valore fondamentale; non è nostalgia del passato, bensì difesa e salvataggio della vita, senso del presente di ogni esistenza e di ogni valore.
"Ho fatto questo" dice la mia memoria. "Non posso aver fatto questo" dice il mio orgoglio e resta irremovibile. Alla fine, è la memoria a cedere.
Il vantaggio della cattiva memoria è che si gode parecchie volte delle stesse cose per la prima volta.
La maggior parte della gente che ho conosciuto è la dolente e inaccettabile memoria di una scissione, memoria sepolta viva e che si cerca di tenere giù finché si può.
La nostra memoria allontana o avvicina i fatti, li arricchisce o li impoverisce, e li trasforma per farli rivivere. La memoria non è una raccolta di documenti depositati in buon ordine: essa vive e cambia, avvicina i pezzi spenti per farne di nuovo scaturire la fiamma.
Una testa senza memoria è una piazzaforte senza guarnigione.
Spesso dalle intenzioni sue l'uomo è sviato. Tutti i nostri propositi dipendono dalla memoria: se nascendo quindi sono robusti, poi si indeboliscono. Acerbo il frutto sta ben saldo al ramo; maturo, da sé cade, senza scuoterlo.
Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre.
I creditori hanno miglior memoria dei debitori.
È una ben povera memoria quella che funziona solo all'indietro.
La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé.