La memoria è lo scriba dell'anima.
L'abitudine è in qualche modo simile alla natura, giacché "spesso" e "sempre" sono vicini; la natura è di ciò che è sempre, l'abitudine di ciò che è spesso.
Platone mi è caro, ma la verità mi è ancora più cara.
Gli uomini acquisiscono qualità particolari agendo costantemente in modi particolari.
La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli.
Senza un'immaginazione, pensare è impossibile.
La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.
"Ho fatto questo" dice la mia memoria. "Non posso aver fatto questo" dice il mio orgoglio e resta irremovibile. Alla fine, è la memoria a cedere.
Nel cogliere il frutto della memoria si corre il rischio di sciuparne il fiore.
I creditori hanno miglior memoria dei debitori.
La memoria della maggior parte degli uomini è un cimitero abbandonato, dove giacciono senza onori i morti che essi hanno cessato di amare.
La memoria: specchio in cui guardiamo gli assenti.
Più di un uomo non è riuscito a diventare un pensatore perché la sua memoria era troppo buona.
La memoria è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.
La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé.
La maggior parte della gente che ho conosciuto è la dolente e inaccettabile memoria di una scissione, memoria sepolta viva e che si cerca di tenere giù finché si può.