Se Al Gore ha inventato Internet, io ho inventato il correttore ortogrammico.
Io credo che siamo in una tendenza irreversibile verso più libertà e democrazia - ma questo potrebbe cambiare.
Io non sono parte del problema. Io sono Repubblicano.
Non vogliamo tornare indietro a ieri, noi vogliamo andare avanti.
Se non avremo successo, allora corriamo il rischio di fallire.
Con Internet puoi comunicare al volo con qualcuno che si trova dall'altra parte del Mondo, ed isolarti dalla tua famiglia e dai tuoi vicini.
La rete è il luogo del dono. Concetti come file sharing, free software, open source, creative commons, user generated content, social network hanno tutti al loro interno, anche se in maniera differente, il concetto di 'dono', di abbattimento dell'idea di 'profitto'.
Wikipedia dice un sacco di cose sbagliate.
Non mi piace vedere questo tipo di attività. Alla fine, se questa bolla scoppiasse, penso che la gente sarà lasciata con il cerino in mano e non voglio essere lì intorno a quando succederà.
Per carità esci dalla virtualità.
Internet è la storia di questo decennio perché è stato motore di ogni cambiamento della nostra vita quotidiana: dal commercio alla comunicazione, dalla politica alla cultura.
La bellezza del web è che ha reso democratici sia gli strumenti dell'invenzione sia quelli della produzione. Chiunque abbia un'idea per un servizio può trasformarlo in un prodotto con l'aggiunta di un po' di codice.
La sfida non deve essere come 'usare' bene la rete, come spesso si crede, ma come 'vivere' bene al tempo della rete.
Internet ti permette di esplorare ogni parte del mondo e questo è un toccasana per la curiosità umana. La curiosità stimola il cambiamento e le rivoluzioni.
Di solito i blogger sono apprendisti-mancati-pretesi letterati che si dannano a cercare stima e fama in Internet. O signore e signorine che approfittano della copertura di un nickname, per sfogare umori e ardori, esibire dolciastre poesie o confidare i propri amori (di regola infelici).