Innanzitutto quando si è un randagio, non si fanno tante storie!— Daniel Pennac
Innanzitutto quando si è un randagio, non si fanno tante storie!
Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze.
C'è qualcosa di peggio dell'imprevisto... le certezze!
Non ha solo occhi che vedono, ha occhi che fanno vedere.
Una storia del gusto non può prescindere da un trattato sulla suggestione.
Si immagini da qualche parte in un romanzo, questo la aiuterà a lottare contro la paura.
Un mio amico ha un ottimo cane da guardia. A ogni rumore sospetto, lui sveglia il cane e il cane comincia ad abbaiare.
Non esiste patto che non sia stato spezzato, non esiste fedeltà che non sia stata tradita, all'infuori di quella di un cane veramente fedele.
Il cane è la bestia che io, dopo la donna, preferisco.
Fra il cane e l'uomo c'è un'altra grande differenza. L'uomo cambia d'umore ad ogni istante come una lepre furba di direzione. Invece ce ne vuol altro per far cambiare d'umore al cane.
Colui che uccide un cane uccide la propria anima.
Colui che offre al proprio cane cibi non adatti o troppo caldi, sia punito con cento sferzate.
Se raccogliete un cane affamato e lo rifocillate, non vi morderà. Questa è la principale differenza tra il cane e l'uomo.
All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere.
Il cane possiede la bellezza senza la vanità, la forza senza l'insolenza, il coraggio senza la ferocia...e tutte le virtù dell'uomo senza i suoi vizi.
I cani parlano, ma solo a chi sa ascoltarli.