La legge ci ha onorati: che possiamo onorarla a nostra volta.— Daniel Webster
La legge ci ha onorati: che possiamo onorarla a nostra volta.
Il fallimento è causato più spesso dalla mancanza di energia che dalla mancanza di capitale.
In cima c'è sempre spazio.
Non vedo in esso nulla di nuovo e di valido. Ciò che è valido non è nuovo, e ciò che è nuovo non è valido.
Se mi venissero tolte tutte le mie forze e ricchezze, concedendomi di trattenerne una sola, conserverei la possibilità di parlare, perché con questa riconquisterei tutte le altre.
Perché, o stolti, far birberie fuor della legge? c'è tanto posto di farne dentro!
Il popolo deve combattere per la sua legge come per le mura della città.
Non c'è alcuna legge nella storia, non più che in un caledoscopio.
La legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati.
Per i cittadini le leggi si applicano, per gli amici si interpretano, per alcuni si eludono.
Nessuna legge, per quanto rigorosa, può rendere il pigro attivo, il dissipatore previdente o l'ubriaco sobrio.
Tutti i diritti hanno la loro origine in una legge, e voi, ogni qualvolta non potete invocarla, potete essere tiranni o schiavi, non altro: tiranni se siete forti, schiavi dell'altrui forza se siete deboli.
È pericoloso dire al popolo che le leggi non sono giuste, perché obbedisce proprio per il fatto che le crede giuste. Perciò bisogna dirgli al tempo stesso che deve obbedire loro perché sono leggi, così come deve obbedire ai superiori non perché sono giusti, ma perché sono superiori.
L'autodifesa è la più antica legge della Natura.
La legge, nella sua solenne equità, proibisce così al ricco come al povero di dormire sotto i ponti, di elemosinare nelle strade e di rubare pane.